il Convento

A destra della chiesa si sviluppa il convento, dove un portone preceduto da un arcone accoglie il visitatore che attende di entrare. La struttura si sviluppa intorno al chiostro quadrangolare, su due lati porticato e delimitato a nord dalla chiesa. Da questo si accede ai locali destinati all’accoglienza ed ai servizi, quali l’ampia cucina, accanto alla quale è tuttora visibile il pozzo, ed il refettorio che conserva il semplice arredo francescano.

Nel piano superiore erano le celle, già in origine articolate su due lati per ricevere aria e luce recentemente sottoposte ad un completo restauro che le ha rese più confortevoli; accanto a queste è l’antica biblioteca, già fornita di importanti volumi. Una saletta per conferenze, cui si accede dall’ampio piazzale, è stato ricavata nel rustico dell’antica cantina.

Il convento costruito sulle prime balze della collina è circondato dal verde; di fronte alla cucina si apre l’ampia area destinata ad orto da cui i frati ricavano prodotti per l’alimentazione, fiori per la chiesa e quanto di utile per vita della comunità, mentre su retro del convento alcuni terrazzamenti sono tuttora a prato e lasciano spazio quindi al bosco di alberi secolari, posto nella parte più alta.

Ancora delimitata dal muro di cinta, quest’area offre spazi per la meditazione e la riflessione costituendo nel contempo un balcone per ammirare la città che si sviluppa ai suoi piedi. Lo sguardo può spaziare dal castello del Piagnaro, arroccato sul colle omonimo, ai palazzi con i loggiati aperti sul fiume fino al settecentesco Teatro della Rosa lambito dal Magra, dai campanili delle chiese alle torri medievali di Cacciaguerra, di Castelnuovo e del Casotto.

Tutto il centro storico della città si stende davanti al convento da cui si può osservare anche, oltre l’ottocentesco Ponte Nuovo, lo sviluppo urbanistico novecentesco per giungere poi ad abbracciare la corona di monti che chiude ad ovest la valle.